Cosa fare in caso di incidente
Da Redazione
Luglio 23, 2021
Capita piuttosto di frequente di notare degli incidenti in strada. Ebbene, la maggior parte delle persone si fa prendere dall’ansia e dalla paura e non ragiona su quello che effettivamente bisogna fare per affrontare tali situazioni. Quindi, il primo passo dopo un sinistro è sempre quello di conservare la calma, stando alla larga dalle discussioni, comprese quelle particolarmente accese, che possono finire solamente con il peggiorare le cose.
Le vetture, tra le altre cose, non devono essere mai rimosse o spostate fino al momento in cui arrivano i soccorsi, qualora il sinistro dovesse aver provocato dei danni particolarmente gravi sia alle cose che alle persone che erano presenti all’interno della vettura o che si trovavano su quel tratto di strada in quel determinato momento. È chiaro che, in casi così gravi, è necessario contattare immediatamente sia il 118 che le Forze dell’Ordine.
Come si può facilmente intuire, in tutti questi casi, il consiglio migliore da seguire è quello di aver già sottoscritto una polizza assicurativa che comprenda anche il servizio di traino del veicolo incidentato o che è rimasto fermo sulla carreggiata. In tal senso, quindi, non avendo adeguata copertura assicurativa, si può anche fare riferimento diretto alle varie aziende che operano sul territorio. Ad esempio, se siete alla ricerca di soccorso stradale a Roma, una delle soluzioni migliori è affidarsi solo ed esclusivamente a quanti possono vantare su un notevole livello di esperienza in questo settore, mettendo a disposizione il servizio di traino e di carroattrezzi per tante tipologie diverse di veicoli.
I sinistri di minore gravità
Per tutti quegli incidenti che, per fortuna, non si sono conclusi con gravi danni a cose e persone, ecco che si deve rispettare l’obbligo di favorire il flusso del traffico, spostando la macchina per poter evitare che la circolazione si stoppi improvvisamente. In caso contrario, il rischio è quello di essere multati, con un importo che può variare tra 38 e 155 euro.
Tutti coloro che erano alla guida e che sono stati protagonisti nell’incidente devono inevitabilmente compilare quello che viene chiamato modulo blu, ovvero il modulo legato alla constatazione amichevole, il CAI, in maniera tale da descrivere i danni subiti dalla vettura e le dinamiche che hanno portato all’incidente.
Il modello CAI non va mai firmato nel caso in cui ci siano delle discordanze e discrepanze nei racconti delle versioni dei fatti rispetto all’altra persona che era alla guida. Di conseguenza, in tutte queste situazioni, la cosa migliore da fare è senz’altro quella di provvedere alla compilazione di due constatazioni ben distinte.
Testimoni e dinamiche dell’impatto
Molto importante anche andare alla ricerca di eventuali testimoni, che potrebbero aver visto le dinamiche dell’impatto: in un procedimento dinanzi all’autorità giudiziaria sarà fondamentale poter contare su qualche teste. Qualora l’incidente dovesse aver provocato danni solamente alle vetture e ad altre cose, è fondamentale che questi vengano inseriti all’interno della denuncia di sinistro, piuttosto che nel primo documento formale che il danneggiato presenta rispetto all’impresa.
Non solo, dal momento che, nel caso in cui la persona che ha reso testimonianza lo ha fatto in almeno tre cause per incidenti stradali, sarà compito del giudice provvedere a comunicare il suo nominativo alla Procura della Repubblica, in maniera tale che vengano portati a termine una serie di accertamenti che riguardano da vicino il reato di falsa testimonianza. L’assicurato ha un lasso di tempo ben definito entro il quale effettuare la denuncia del sinistro e sono 72 ore. Una volta che sarà trascorso tale termine, ecco che l’assicuratore potrebbe decidere di diminuire proporzionalmente anche il risarcimento dovuto. Qualora l’incidente fosse stato fatto con una vetrata dotata di targa estera non si potrà in alcun modo sfruttare l’usuale procedura di risarcimento diretto.
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